\paperw8895 \margr0\margl0 \plain \fs20 \sl240 \f1 \fs24 Con la guerra del 1866 lÆAustria era definitivamente esclusa dalla Germania e in Italia perdeva il Veneto. Restava la que
stione ungherese: la necessitα di un rafforzamento interno e lÆinfluenza dellÆimperatrice Elisabetta e del patriota ungherese Giulio Andrßssy indussero lÆimperatore al compromesso del 1867, che cre≥ due stati distinti, lÆImpero dÆAustria e il Regno dÆUng
heria, uniti per≥ dal vincolo dinastico e da tre ministeri (Esteri; Esercito e Marina; Finanze, per le spese comuni). Alla denominazione ôImpero dÆAustriaö fu sostituita quella di ôMonarchia austro-ungaricaö.\par
LÆintegrale accoglimento delle rivendica
zioni magiare sollev≥ subito la reazione dei Cechi e la richiesta della costituzione dello stato boemo; questo il 12 settembre 1871 venne promesso (ministero Hohenwart), ma non fu attuato, e la legge elettorale del 1873 assicur≥ la maggioranza ai Tedesch
i. Una netta conversione avviene ora anche sul piano della politica internazionale: tramontati, dopo la guerra franco-prussiana, i piani di rivincita sulla Prussia del Beust, assunta la politica estera dallÆAndrßssy (1871), lÆAustria accett≥ le iniziativ
e diplomatiche del Bismarck, che, scongiurato un conflitto austrorusso nel 1875 e riconosciuto il diritto dellÆAustria a occupare la Bosnia-Erzegovina (1877), riusciva a realizzare il trattato segreto dÆalleanza fra lÆAustria e la Germania del 1879, lÆal
leanza dei tre imperatori del 1881 e la Triplice Alleanza del 1882 con lÆAustria e lÆItalia, con cui i contraenti sÆimpegnavano a difendersi lÆun lÆaltro nel caso di attacco da parte russa, mantenendo invece la neutralitα se attaccati da altre potenze.
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AllÆinterno, intanto, il dualismo austro-ungarico si rivel≥ suscitatore di nuove lotte nazionali: il conte Taaffe (1879-93) riusc∞ a governare solo con lÆappoggio dei cattolici e degli slavi; il ministero Badeni (1895-97) concesse in Boemia la paritα
della lingua ceca, ma in seguito alle proteste del movimento pangermanista e a pressioni da Berlino dovette ritirarsi e le sue ordinanze furono abrogate. In questo momento cominci≥ a far sentire la sua influenza lÆarciduca ereditario Francesco Ferdinand
o, acquisito, pare, a una soluzione trialistica a vantaggio delle aspirazioni slave. Egli fece costituire lÆeffimero ministero Beck (maggio 1907), che introdusse il suffragio universale diretto e pertanto assicur≥ la maggioranza agli Slavi.\par
La procl
amazione dellÆannessione della Bosnia-Erzegovina (1908), effettuata dal ministero Aehrenthal, provoc≥, per≥, in Serbia una forte agitazione, che, aggravata dalle successive guerre balcaniche, sfoci≥ nellÆassassinio a Serajevo dello stesso arciduca France
sco Ferdinando (28 giugno 1914). I circoli militari austriaci ritennero giunta lÆoccasione per schiacciare la Serbia e, con lÆultimatum del 23 luglio 1914, accendevano il fuoco della prima guerra mondiale, nel corso della quale la monarchia rivel≥ tutta
la sua interna debolezza. Quando, il 21 novembre 1916, Francesco Giuseppe moriva, il successore Carlo I si trov≥ ad essere il liquidatore dÆuna ereditα fallimentare: fallito il tentativo di pace separata con lÆIntesa, rimaste senza effetto alcune concess
ioni liberali allÆinterno, il 28 ottobre 1918 il comitato nazionale di Praga proclamava lÆindipendenza ceco-slovacca, il 29 avveniva il distacco dei Serbi, Croati e Sloveni, e il 7 novembre si costituiva un governo repubblicano polacco. Andato distrutto
lÆesercito austriaco nella battaglia di Vittorio Veneto, Carlo, che il 3 novembre aveva firmato lÆarmistizio, lÆ11 abbandonava lÆesercizio del potere; il 12 lÆAssemblea nazionale dellÆAustria tedesca proclamava la repubblica e il 16 lÆUngheria faceva alt